Ricarica climatizzatore auto: quando effettuarla?

Da quanto tempo è che non fai controllare l’impianto di climatizzazione della tua auto? Sei sicuro di poter affrontare l’arrivo dell’estate in tutta sicurezza? Prevenire è meglio che curare. Il climatizzatore dell’auto non è altro che un impianto composto da un serbatoio contenente gas refrigerante, un circuito di tubi ed un compressore collegato al motore dell’autovettura. Esistono due tipi di condizionatori, manuale e automatico, ma il principio di funzionamento è lo stesso. Il circuito in cui circola il gas refrigerante è a tenuta stagna, quindi, a parte un minimo calo fisiologico, il gas non dovrebbe diminuire troppo con il tempo, a meno che non vi siano perdite nel sistema di tubi e raccordi. Da qui l’importanza di sottoporre l’impianto di aria condizionata a controlli periodici. Non trascurate la ricarica dell’aria condizionata! Lo sappiamo, è raro che pensiate di dover ricaricare il climatizzatore della vostra auto. Non è propriamente una di quelle cose che salta subito all’occhio come un’ammaccatura sulla portiera ma, se volete mantenere in salute la vostra auto, è bene che vi prestiate attenzione. La ricarica dell’aria condizionata può essere necessaria dopo molto tempo che si utilizza il veicolo e a volte ci troviamo a dovercene preoccupare dopo 3/4 anni o, addirittura, dopo 10 anni potrebbe essere che la tua macchina non abbia bisogno di nulla. Tutto dipende dallo stato dell’intero impianto, in particolare, dalle tubature e dei raccordi che col tempo, anche a causa di vibrazioni e strade sconnesse, possono allentarsi e causare perdite del gas refrigerante. Tuttavia, dato che prevenire è meglio che curare, far controllare il climatizzatore ogni quando si fa il regolare tagliando, può solo che far bene alla nostra autovettura e, probabilmente, al nostro portafoglio. Come ci si rende conto di dover ricaricare il climatizzatore auto? Sintomo comune è quando l’aria fredda è assente o comunque non sufficiente a raffreddare l’abitacolo, oppure quando non riesce a raggiungere la temperatura desiderata (parlando di climatizzatore automatico). In questi casi ti consigliamo un check-up in officina in modo che possa appurare se sia il caso di ricaricare o riparare l’impianto. La ricarica dell’aria condizionata non sempre è una soluzione definitiva o, almeno, finché non ci sono perdite dall’impianto l’aria condizionata di una macchina potrebbe funzionare per decenni. In altri casi non si è così fortunati. Il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di rivolgervi sempre ad un professionista che possa valutare adeguatamente i vostri bisogni grazie alle sue competenze e noi di Comensoli Olivari saremo ben lieti di farvi affiancare da una di queste figure super professionali! Scegliendoci, scegliete la garanzia di un prodotto di qualità.

Tagliando e revisione auto: perché sono importanti

Automobili: comodità e bellezza che necessitano di un controllo costante per mantenere i loro standard all’altezza delle aspettative di coloro che le scelgono. Quali sono questi controlli? I principali sono la Revisione ed il tagliando fra cui è bene fare una distinzione. La prima è un controllo obbligatorio a cui bisogna sottoporre la propria auto per appurare che questa possa circolare in strada in condizioni di sicurezza e che le sue emissioni inquinanti non superino i livelli stabiliti dalla legge. Per questo dopo 4 anni dall’immatricolazione, l’auto deve essere sottoposta alla prima revisione e, successivamente, questa dovrà essere fatta ogni due anni. Il secondo è un controllo obbligatorio solo fino alla fine della durata della garanzia dell’auto. Se durante questo periodo non si sottopone la vettura al tagliando, si perde la garanzia. La scadenza può essere calcolata in base ai km percorsi o semplicemente in base temporale. Il tagliando è, in sintesi, un check-up approfondito dell’auto ed è la Casa Madre a stabilire i controlli da fare. Le sanzioni previste Qualora doveste incappare in un controllo da parte delle forze dell’ordine, e l’auto risultasse non sottoposta alle revisioni previste, incorrereste in una multa che può arrivare a coprire cifre discretamente salate: si può passare da una multa di importo intorno ai 600 euro fino al ritiro del libretto di circolazione dell’auto fino a quando questa non verrà sottoposta a revisione. Peggio ancora è qualora si andasse in giro con un veicolo sospeso dalla circolazione. In questo caso la multa potrebbe superare i 7.000 euro e si incorrerebbe nel sequestro del veicolo. Il tagliando prevede dei controlli più approfonditi di quelli che vengono effettuati durante una revisione e, nonostante la scadenza del periodo di garanzia dell’auto dove non è più obbligatorio sottoporre l’auto a tagliando, è molto utile continuare a farlo per monitorare lo stato di salute dell’auto e mantenere la sua sicurezza su strada. Dove effettuare questi controlli La revisione può essere effettuata sia presso la Motorizzazione Civile che presso officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti. Molti automobilisti preferiscono rivolgersi alle officine autorizzate poiché molto più comodo poiché non c’è bisogno della prenotazione e si ottiene la revisione nel più breve tempo possibile. Per quanto riguarda il tagliando auto, questo doveva necessariamente essere effettuato presso un’autofficina della Casa Madre della vettura. Con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo è possibile scegliere qualsiasi officina per il proprio tagliando auto, senza che essa perda la garanzia. Noi di Comensoli Olivari saremo ben lieti di aiutarvi ed affiancarvi anche in questo percorso!

Vantaggi dell’installazione di un impianto GPL sulla tua auto

Il GPL questo sconosciuto. Fino a qualche tempo fa anche solo nominarlo incuteva un certo timore, ma bisogna aprire la propria mente ed affrontare quella che è la realtà dei fatti. Il Gpl, Gas di Petrolio Liquefatti, è un idrocarburo che si ottiene dal processo di raffinazione del petrolio e si è rivelato essere un ottimo carburante, economico e rispettoso dell’ambiente. I motori delle automobili a gas sono molto più puliti in quanto non emettono residui di piombo, zolfo o benzene e, di conseguenza, assicura a questi una lunga vita. Gli impianti GPL possono “nascere” insieme alla macchina o essere installati su questa ma sempre e solo tramite addetti specializzati e competenti. A parità di litri, l’autonomia di una vettura con impianto a gas è appena inferiore alla media rispetto a quella di una normale automobile a benzina. I consumi sono leggermente superiore ma il gas resta ugualmente una scelta conveniente grazie al prezzo sul mercato. Unica pecca è che i tagliandi delle automobili con impianti a GPL sono più costosi rispetto alle versioni a benzina. La revisione va fatta dopo i primi 4 anni e poi ogni due, mentre il serbatoio GPL va sostituito ogni 10 anni anche qualora non avesse subito danni. I falsi miti Abbiamo già parlato di “affrontare la realtà”, quindi, ecco qui alcuni miti da sfatare per quanto riguarda il Gpl. La prima cosa che sentiamo dire quando si parla di impianto a Gpl è che è pericoloso quando non è assolutamente così, sia che si parli di una vettura omologata GPL, sia che si parli di una vettura trasformata. Tutti i componenti sono progettati per sopportare sollecitazioni ben oltre quelle che subirebbero una volta montati. In caso di incidente, la sicurezza è garantita dalla robustezza delle bombole, dalle caratteristiche dei tubi e dai sistemi di fissaggio del serbatoio. La scelta del GPL: una scelta vantaggiosa! Sono molti ormai coloro che decidono di passare al mondo del GPL, soprattutto per il vantaggio di natura economica cui vanno incontro. Il gas costa circa la metà rispetto alla benzina e questo permette di ammortizzare nel breve periodo il costo sostenuto per avere questo impianto. Inoltre riscontreremo dei vantaggi a carattere ambientale in quanto le auto a GPL sono più pulite ed inquinano molto meno. Queste caratteristiche ecologiche, permettono alle vetture a GPL di circolare anche in caso di blocco del traffico per inquinamento atmosferico. Le vetture con impianto GPL sono soggette anche possibili sgravi fiscali, ecoincentivi e promozioni spesso erogate dalle stesse case automobilistiche. Se questo articolo vi ha fatto venire voglia di tentare l’esperienza del GPL, alla Comensoli Olivari siamo installatori ufficiali degli impianti GPL Landi Renzo, i migliori in Italia. Contattaci per un appuntamento!

L’importanza della manutenzione del cambio automatico della tua auto

Se pensate ad un’auto che debba essere comoda e confortevole soprattutto per i lunghi viaggi, a cosa pensate per prima cosa, se escludiamo le comodità dei sedili? Siamo sicuri che il vostro pensiero è andato al cambio automatico che vi permette di guidare con tutta tranquillità senza l’ansia di dover cambiare marcia nel traffico, quindi si ridurrà lo stress e voi potrete procedere più serenamente. Il numero delle autovetture equipaggiate con cambio automatico è sempre in aumento e praticamente tutte le Case Automobilistiche propongono per ogni modello una versione con questo tipo di cambio. Se usato intelligentemente in alcuni casi consente anche di ridurre i consumi rispetto al tradizionale cambio meccanico. La sua costruzione però richiede una manutenzione specifica per garantire affidabilità e durata nel tempo. Quando effettuare la manutenzione del cambio automatico A tanti non è nuova la comodità del cambio automatico ma a molti è sconosciuta la manutenzione che questo richiede, di qualunque tipo si tratti questo tipo di cambio richiede alcune accortezze per garantire affidabilità e durata nel tempo. Si consiglia la sostituzione dell’olio del cambio automatico, mediamente ogni 60.000 km. L’olio dei cambi automatici tende a diventare più denso e perdere le sue qualità, pertanto è consigliabile sostituirlo. Il tipo di guida influisce molto sull’intervallo di cambio olio. Se si guida spesso in città sarà necessario infatti cambiarlo prima poiché i componenti subiscono maggiori sollecitazioni e tendono ad usurarsi più velocemente. Dopo 50.000 km l’olio del cambio comincia a mostrare la sua età e risulta colore marrone a causa della combinazione di tempo e calore. I depositi cominciano a formarsi intorno a molte parti in movimento del cambio, di conseguenza le valvole non aderiscono e gli ingranaggi sfregano mentre si spostano. Una manutenzione efficace Piuttosto che rimuovere solo l’olio trovato sul fondo della coppa è più efficace pulire l’intero cambio e rifornirlo di olio nuovo con l’impiego di attrezzature speciali. Rimuoveremo tutto il liquido vecchio contaminato dal cambio e dal convertitore mentre viene aggiunto olio nuovo. Per sostituire al meglio l’olio del cambio automatico è perciò necessaria una specie di pompa che aspira l’olio esausto e vi inserisce quello nuovo. Cambiando l’olio del cambio automatico bisogna sostituire anche il relativo filtro. E’ molto importante lavare accuratamente le tubazione e lo scambiatore di calore. Tutte queste sono operazioni che, sicuramente, non potrete fare da soli ma sarà necessario che vi rivolgiate a delle officine specializzare. Noi di Comensoli Olivari saremo ben lieti di aiutarvi. Non esitate a contattarci!

Sportiva o vintage? Personalizza anche tu la tua moto

Quando si è appassionati di moto, cosa vi viene in mente pensando alla vostra “cavalcatura”? Al come renderla più performante? Come poterla sfruttare al massimo delle sue potenzialità? Come poter vivere con lei delle giornate da sogno? Beh, sono tutte domande lecite, ma avete mai pensato a come poterla rendere unica? Distinguibile da tutte quelle altre che girano per le strade evitando così di trovarvi fianco a fianco con un suo clone? Se così fosse, la parola che state cercando è: personalizzare. Esattamente. Come si può personalizzare la propria moto rendendola unica ed inimitabile? Sappiate fin da subito che tutto questo è possibile per, praticamente, ogni genere di moto. L’unico limite è, probabilmente, la vostra fantasia. Sportiva o vintage? Ognuno di noi ha un proprio stile personale. Lo abbiamo nel parlare, nel muoverci, nel vestirci, quindi perché non dovremmo mostrarlo anche sulla nostra moto? Già semplicemente la scelta del vostro mezzo è indice di come voi siete, una piccola rappresentazione della vostra personalità. Siete magari più vintage, nostalgici, amanti dei grandi classici oppure più sportivi, spericolati e impazienti di sperimentare nuove emozioni? Tutto questo potrete rappresentarlo e renderlo visibile agli occhi di tutti. Come personalizzare la tua moto Qualora non aveste esperienza nel personalizzare dei mezzi, è consigliabile rivolgersi a dei centri specializzati. Vi basterà confrontarvi con loro ed esporre quello che avete in mente. Insieme potrete studiare il metodo migliore per personalizzare la vostra moto per farla diventare quella dei vostri sogni. Potete iniziare con dei copri raggi o dischi colorati sui quali sarebbe possibili applicare delle grafiche ex novo o magari qualcuna che vi ha colpito mentre eravate in giro. La grafica che sceglierete dovrà essere disegnata ed adattata al modello del vostro veicolo in modo tale da risultare come un disegno continuo e non come tanti piccoli pezzi casuali. Ne esistono delle più variegate, da quella fluo, a quella opaca, a quella lucida. Per non parlare dei vari coprisella che possono variare nelle più vaste tonalità di colori. Se poi alla fine deciderete che tutto questo fa per voi, perché non pensare di personalizzare anche il vostro casco? L’accoppiata vincente e noi di Comensoli Olivari potremo aiutarvi a mettervi “sulla retta via”. Contattateci!

Quali documenti sono necessari per guidare Spyder e Ryker?

Chi sceglie di acquistare un quad probabilmente ha ponderato molto bene le opzioni a sua disposizione. Avrà studiato, cercato il modello che più si può adattare alla sua persona, al proprio carattere, alla propria vita. Quindi, la domanda finale è: Spyder o Ryker? E cosa ci serve per essere al 100%? Le domande non si fanno certo attendere. Prima fra tutte è: a che età si possono guidare? Bene, dai 18 anni in poi è possibile. La domanda a seguire è se serve una patente per permetterci di guidarli e, se la risposta è si, quale. La risposta è semplice, è possibile guidare uno Spyder o un Ryker semplicemente essendo in possesso di una patente B, sempre che questa sia stata conseguita prima di gennaio 2013. Altrimenti l’età minima si alza a 21 anni. E all’estero? Le leggi variano di paese in paese e, se da noi vigono determinate normative, ci sono paesi dove queste cambiano. Al contrario di Spagna ed Austria dove vigono le nostre stesse normative, nel Regno Unito, ad esempio, non basta solamente possedere una patente B, ma bisogna anche avere minimo 21 anni. In Francia, oltre alla patente B, sono necessarie minimo 7 ore di addestramento ufficiale obbligatorio presso una scuola guida. In Belgio, qualora la patente B fosse stata conseguita dopo Maggio 2013, sarà necessario possedere o la patente A ola patente B con età minima 21 anni e con in più l’aver fatto almeno 4 ore di addestramento ufficiale presso una scuola guida. Assicurazione Anche queste tipologie di veicoli possono essere soggetti a copertura assicurativa il cui costo varia da paese a paese e viene determinato dalla compagnia assicurativa scelta in base alla tua età, al paese di residenza, alla classe di merito, all’affidabilità creditizia e ad altri fattori. Verrà preso in considerazione anche dove si guiderà e per quanto tempo il veicolo sarà su strada. Per darti un’idea dei costi, possiamo dire che le tariffe medie di un’assicurazione basate su un normale utilizzo del veicolo con guidatori dotati di una patente di guida per auto o moto valida (di età superiore a 25 anni), che non sono stati coinvolti in incidenti negli ultimi 3 anni possono variare dai 300 ai 1200 euro all’anno. Per qualsiasi dubbio, domanda o similari, noi di Comensoli Olivari saremo ben lieti di aiutarvi ed affiancarvi. Contattateci!

Spyder o Ryker? Piccola guida alle differenze

Indecisi tra Spyder e Ryker? Indubbiamente non è facile scegliere. I due modelli non sono poi così tanto differenti fra di loro in quanto a qualità e caratteristiche. C’è da dire che la scelta fondamentalmente è fra la comodità di un mezzo per delle tranquille gite su strada, oppure un modello più sportivo adatto alle corse sui terreni più disparati. Se si mettono a confronto modelli dalle simili caratteristiche, si potrà notare come anche nel prezzo non siano poi così distanti. Comfort o Sport? I modelli più nuovi delle due categorie includono le caratteristiche ergonomiche di un innovativo sistema che consente di regolare la posizione dei poggiapiedi e del manubrio per adattare la posizione di guida in base all’altezza del guidatore. Il tutto è pensato per riflettere il proprio stile di guida e la sua flessibilità e rapidità aiuta a personalizzare facilmente il nostro divertimento e potrà diventare tutto quello che si vuole. Essendo il Ryker la tipologia più sportiva, i modelli sono stati progettati per essere quasi interamente personalizzabili. In alcuni casi sarà anche possibile progettare graficamente il proprio modello prima dell’acquisto, per non parlare della facilità di aggiungere o rimuovere accessori per adattarlo alla propria guida. Gli Spyder invece tendono a mantenere uno stile più classico e confortevole anche nell’estetica. Il Ryker è dedicato al divertimento e presenta un centro di gravità ottimizzato, per garantire sempre il totale controllo del veicolo, mentre lo Spyder ha una posizione di seduta più bassa e rilassata che consente al guidatore di sentirsi davvero un tutt’uno con il veicolo, assicurando una migliore esperienza di guida e maggiore sicurezza sulla strada, inoltre permette di sfruttare al massimo le prestazioni del veicolo. Stile e comfort sono le parole chiave dello Spyder sul quale è possibile anche aggiungere un pratico bauletto oltre ad un sedile ergonomico per lunghi viaggi. Similitudini Per poter guidare ambedue queste tipologie di quad, è necessario avere una patente di guida B. Qualora l’aveste presa prima di Gennaio 2013 vi basterà semplicemente questo ma, in caso contrario, dovrete anche aver compiuto 21 anni. Questa è la normativa vigente in Italia che può variare di paese in paese. Entrambi i mezzi possono essere assicurati ed è obbligatorio l’uso di un casco omologato. Se siete curiosi di vedere con i vostri occhi Spyder e Riker, veniteci a trovare alla Comensoli Olivari: siamo in Loc. Tre Ponti 4, a San Paolo, in provincia di Brescia.

Consigli per la corretta manutenzione del quad

Avete acquistato il vostro primo quad e adesso ogni occasione è buona per utilizzarlo e fare le escursioni più disparate… ma avete pensato anche alla sua manutenzione? Già, perché una buona e costante manutenzione è la regola n. 1 per regalare al vostro quad una lunga vita senza problemi. Se non sapete da dove iniziare, vi diciamo che prima di tutto una buona risposta ai tanti dubbi può fornirla il libretto d’uso e di manutenzione del vostro quad, indicando i tempi giusti per la sostituzione o la revisione di alcune parti. Ci sono, tuttavia, delle operazioni che è bene fare sempre, a scadenza ravvicinata, regolarmente per non ritrovarsi poi con danni e inconvenienti magari proprio mentre si è in sella al quad. Operazioni indispensabili Partiamo dal cambio di olio nel motore che sarà molto importante per vivere la vostra passione a quattro ruote motrici e vi converrà, oltre che appassionerà, imparare a fare questa manutenzione in proprio. Ricorrere alle officine specializzate diventa indispensabile sono per le operazioni più complesse o per qualche guasto che difficilmente potreste riparare da soli. Generalmente, il cambio d’olio, è indicato almeno ogni dieci ore di utilizzo. In ogni caso non è un bene superare i mille chilometri con lo stesso olio. L’ideale, se non volete fare conto sulle ore, sarebbe non andare oltre i 500 chilometri. Mai superare i 15mila chilometri per rivedere pistone e valvole, al di là della cilindrata. La manutenzione quad, proprio per il tipo di sollecitazioni cui è sottoposto questo mezzo, rientra pienamente nel carattere di prevenzione. Anticipare i tempi può significare preservare l’integrità del mezzo. Cosa fare? Se siete soliti usare il vostro quad su spiagge sabbiose, non dimenticate anche di lavarli accuratamente, per rimuovere la salsedine che è nemica della meccanica in generale. Il consiglio vale maggiormente se il quad non verrà sfruttato per qualche tempo. Almeno una volta al mese è opportuno verificare anche la bulloneria, stringendo i dadi e sostituendo perni e bulloni più sollecitati. Da controllare anche l’ingrassaggio dei quattro cuscinetti anteriori, degli ammortizzatori, degli snodi sterzo e della catena. Se però il vostro quad è omologato per andare anche su strada ed è stato immatricolato, dovrà sostenere la revisione biennale come tutte le motociclette (la prima avviene sempre a quattro anni dall’immatricolazione) e in questo caso la manutenzione dovrà riguardare anche i livelli di emissione e di impatto acustico. Se poi doveste trovarvi ancora in difficoltà o avere dei dubbi, noi di Comensoli Olivari saremo ben lieti di aiutarvi. Contattateci!

Obblighi e normative previsti per i quad

Il Quad è un quadriciclo a motore e si configura come una sottocategoria dei “motoveicoli”. Quali sono quindi, gli obblighi e le normative previste quando ci si mette alla guida di un quad? Il casco è obbligatorio per tutti i conducenti e i passeggeri di motoveicoli, esclusi quelli dotati di cellula di sicurezza omologata come lo sono i side by side. Chiunque sia alla guida o come passeggero su un quad, quindi, deve indossare il casco, anche qualora il quad fosse dotato di una rollbar e cinture di sicurezza. Come per tutti i veicoli circolanti su strada, anche il conducente del quad deve sempre portare con sé il libretto di circolazione, pagare il bollo e dotarsi di un’assicurazione RC. Il bollo è un tributo locale e quindi viene versato alla propria regione di residenza. In linea di massima, per i quad con cilindrata inferiore ai 400cc, la spesa è piuttosto esigua e si aggira intorno ai 30 euro con piccole variazioni da regione a regione. Diverso è il discorso per l’assicurazione. Come tutte le polizze RC, responsabilità civile, i costi sono molto variabili, soggetti a classi di merito e copertura o meno in caso di furto. Quale patente è necessaria per la guida di un Quad? Senza entrare troppo nel merito delle normative vecchie e nuove in tema di patenti, fughiamo ogni dubbio dicendo in sintesi che con la classica patente B è possibile guidare un quad di qualsiasi cilindrata purché la potenza non superi i 15 kW. Stessa cosa vale anche per chi ha 16 anni ed ha conseguito una patente A1. Unica nota importante è che i patentati “A1” non possono circolare con un passeggero fino al compimento del 18° anno di età. Strade a scorrimento veloce e autostrade Stando al codice della strada, ai motoveicoli di massa a vuoto fino a 400 kg o di massa complessiva fino a 1300 kg, è preclusa la circolazione su autostrade e strade extraurbane. Esistono delle limitazioni sia in termini di massa che di velocità, che negano l’accesso ai quad in questa tipologia di strade e, in caso di infrazione potremmo incorrere in una sanzione che varia da 36,00 a 148,00 Euro, con il conseguente ritiro di due punti dalla patente. Se siete interessati all’acquisto di un quad e desiderate approfondire l’argomento, contattate gli esperti di Comensoli Olivari, di San Paolo, in  provincia di Brescia: un intero team specializzato a vostra disposizione!

Guida all’acquisto del quad

Consigli per l’acquisto del quad ideale Il quad è un veicolo a quattro ruote in grado di viaggiare su diversi tipi di terreno, compresi quelli accidentati, mantenendo l’aderenza con esso. I quad hanno un manubrio al posto del volante ed erano stati inizialmente progettati proprio per muoversi su terreni impervi senza eccessivi rischi per la sicurezza. Con il tempo, tuttavia, sono diventati così popolari e amati in molte aree del mondo da essere comprati anche come semplici veicoli da strada. Esistono molti diversi tipi di quad, ma essi sono classificabili principalmente in due categorie: i quad sportivi, usati in competizioni come le corse, e i quad utilizzati nelle escursioni e nei viaggi organizzati. Gli appassionati del genere di norma preferiscono i primi. Per circolare sul suolo pubblico, i quad hanno bisogno di essere omologati e di rispondere ad alcuni requisiti minimi previsti dalla legge. I quad sportivi I quad sportivi sono performanti e adatti alle competizioni. Possono essere dotati di trazione posteriore oppure integrale e, rispetto agli altri quad, hanno motori molto più potenti. Possiedono un cambio manuale a pedale e il conducente può impostare a proprio piacimento le marce a seconda del terreno su cui si trova. La linea estetica del veicolo risulta più accattivante e, già all’apparenza, più adatta alla corsa. L’assenza di griglie e portapacchi consente di alleggerire notevolmente la carrozzeria. Questi veicoli sono consigliati per i guidatori già esperti e per chi cerca adrenalina dalla sua corsa. I quad utility I quad utility sono quelli più classici, che possono essere affittati dalle società specializzate in escursioni e che sono impiegati nei viaggi organizzati. Questi quad sono a trazione integrale e normalmente sono mono marcia: il guidatore deve solo occuparsi di accelerare o rallentare. Su questa tipologia di quad è possibile montare portapacchi oppure griglie, utili per trasportare zaini o borse durante le escursioni. I quad utility sono più pesanti e più protetti e risultano dunque più facili da guidare. Bisogna notare, a questo proposito, che non tutti i quad sono omologati per il trasporto di un passeggero e dunque bisogna informarsi presso il rivenditore prima di procedere all’acquisto. Per avere tutte le informazioni che vi servono, potete contattarci attraverso il nostro sito: siamo a vostra disposizione per ogni tipo di informazione sui nostri quad.

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.